Covid-19: gli animali possono fiutare i soggetti positivi?

Una lunga pandemia che ha piegato in ginocchio il mondo intero, ma grazie all’ingegno di scienziati, medici e professionisti attivi nel settore safety e security, tanti nuovi progetti sembrano poter donare speranza. Uno di questi progetti a cui non potevamo non dedicare attenzione è quello dei cani che fiutano il virus.

Da questo mese di aprile a giugno, a Roma, precisamente nel drive-in Campus test del policlinico universitario Campus Bio-Medico si tiene l’addestramento di cani nel riconoscere la presenza del Covid-19 nel sudore dei pazienti che ogni giorno si recano al drive-in per effettuare il tampone.

Il progetto nato dalla collaborazione con NGS Srl, società che da anni è impegnata nell’impiego di cani addestrati per la sicurezza in situazione di grandi emergenza, consiste in una prima fase di sperimentazione avrà una durata di 6-8 settimane mirata al riconoscimento del Covid-19 attraverso specifiche tecniche mutuate dall’addestramento per gli esplosivi. Saranno poi necessarie ulteriori quattro-sei settimane di sperimentazione su oltre 1000 pazienti volontari che effettuano i tamponi al Drive-in Campus test.

PROCEDURA

La sperimentazione avviene in un container di circa 40 metri quadrati dove il cane, annuserà i campioni contenenti il sudore dei pazienti. L’animale non entrerà mai in contatto diretto con la sostanza biologica. Il paziente effettuerà un autoprelievo del sudore con una garza che verrà poi inserita in un contenitore anonimo dotato di numero identificativo corrispondente al paziente stesso. Gli operatori cinofili sottoporranno il campione al cane che grazie all’addestramento ricevuto e al suo straordinario fiuto, darà in pochi secondi il suo responso sulla presenza del Covid-19. L’operatore annoterà il risultato del test come positivo o negativo su un apposito registro.

Parallelamente il Laboratorio analisi del Policlinico eseguirà il test molecolare del tampone nasofaringeo dello stesso paziente e registrerà i risultati su un database in cui i pazienti verranno resi anonimi.

Per esercitarsi a sviluppare la sensibilità al virus il cane passa in rassegna le scatole metalliche e quando rileverà la presenza del Covid-19 lo segnalerà precisamente ma con discrezione e riceverà un premio”.

UN PASSO VERSO IL RITONO ALLA NORMALITA’ 

Non possiamo che essere d’accordo con le parole dette dall’epidemiologo molecolare Massimo Ciccozzi in più interviste che ha affermato come questo esperimento possa rivelarsi un passo importante dal punto di vista dell’epidemiologia e della salute pubblica.

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